La storia di Liolà

Liolà
Liolà

Ciao a tutti, mi presento...

Arianna, che penso già conosciate, mi trovò nella sua vita, nell'estate del 2004 a Mondello, in provincia di Palermo.

La mia mamma ed i miei fratellini erano morti di fame. Quell'estate, un'ordinanza vietava a chiunque di nutrirci e ai ristoratori di darci il cibo avanzato dei piatti dei clienti... Quanta fame, quanti stenti... Pensate che in quell'estate i cani randagi, sulla spiaggia, dalla sete, andavano a bere l'acqua del mare... Ricordo che la mia mamma provava a darci il latte, ma eravamo otto e non usciva nulla dalle sue mammelle... Avevamo ancora gli occhietti chiusi !

Ero un piccolo minino, ma decisi di vivere, di non  lasciarmi sopraffare dalla rinuncia.

Una mattina, mi feci trovare sulle scalette dell'hotel in cui Arianna aveva deciso di trascorrere qualche giorno... Mi vide. Non esitò a prendermi in braccio e mi nascose sotto l'asciugamano. Ero piccolo piccolo, con un nasone rosa cipria, molto gonfio, ed ero tanto raffreddato... Pensate che quando in albergo il cameriere capì che il bicchierino di latte che Arianna aveva chiesto, era per me, glielo fece pagare 15 euro! Fortunatamente, però, non tutti voi umani siete così.

Si fece accompagnare dal veterinario più vicino, in vespa, dal bagnino dell'albergo, mettendomi in borsa, senza casco, ma là non sembrava un problema insormontabile non averlo: il primo dottore era a 14 km...!!

Io sbattevo il naso da una parete all'altra di quella borsa blu e lei mi teneva schiacciato il testino per non farmi saltare fuori...

Né io né il dottore in relatà, pensavamo che sarebbe tornata a prendermi: le gabbie dello studio erano colme di cani e di gatti malati ed investiti, che tanti promettevano di tornare a prendere prima della partenza, ma che poi lasciavano lì a chissà quale destino...

Invece, un giorno si aprìrono la porta e la gabbietta, in cui ero solo. Arrivò lei, con un trasportino nuovo fiammante, e viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa in aereo a casa!!!!!! Rischiò di perderlo perchè volevano mettermi in stiva e lei lottò e supplicò affinchè le permettessero di tenermi accanto, pagando anche il posto riservato ad una persona..

Viaggio speciale, anche se dopo un minuto dal decollo, feci la cacca e i turisti tedeschi si guardavano intorno per capire da chi provenisse tale fetore: ma io ero piccolo, e non sapevo che avrei dovuto evitare ! Lei faceva finta di niente e mi sussurrava di tutto a labbra strette.

Da quel momento siamo spesso insieme, sono felicissimo di vivere. Oggi mi ha messo la crema per il sole sulle orecchie, dato che il reverbero del sole sulla neve potrebbe farmi male. A me e a Priscilla, perchè siamo chiari e teme che succeda quel che è successo al povero Cri...

Quindi, oggi, dovessi essere sincero, mi è un po' antipatica: mi ha seguito ovunque!

In fondo, però, la amo, come lei ama me.

Mi ha chiamato LIOLÀ, in onore alla mia splendida terra, che però io purtroppo ricordo con dolore.

 

La Speranza e la Voglia di Vivere...mai perderle....